Questi in sintesi i risultati delle elezioni regionali del nuovo presidente del 3-4 aprile nei 13 comuni della Comunità Montana:
Baiso (percentuale votanti: 75,60)
1) centrosinistra: voti 1300 (64,45%);
2) centrodestra: voti 677 (33,56%);
3) consumatori: voti 24 (1,19%);
4) alternativa sociale (Mussolini): voti 16 (0,79%);
Busana (76,82)
1) centrosinistra: 511 (57,74);
2) centrodestra: 369 (41,69);
3) consumatori: 3 (0,34);
4) alternativa sociale: 2 (0,23);
Canossa (81,90)
1) centrosinistra: 1452 (65,85);
2) centrodestra: 724 (32,83);
3) consumatori: 21 (0,95);
4) alternativa sociale: 8 (0,36);
Carpineti (78,45)
1) centrosinistra: 1745 (65,50);
2) centrodestra: 876 (32,88);
3) consumatori: 32 (1,20);
4) alternativa sociale: 11 (0,41),
Casina (79,71)
1) centrosinistra: 1648 (59,84);
2) centrodestra: 1067 (38,74);
3) consumatori: 33 (1,20);
4) alternativa sociale: 6 (0,22);
Castelnovo ne' Monti (79,49)
1) centrosinistra: 3862 (59,97);
2) centrodestra: 2479 (38,49);
3) consumatori: 71 (1,10);
4) alternativa sociale: 28 (0,43);
Collagna (73,61)
1) centrosinistra: 402 (61,37);
2) centrodestra: 244 (37,25);
3) consumatori: 7 (1,07);
4) alternativa sociale: 8 (0,31);
Ligonchio (74,07)
1) centrosinistra: 443 (65,73);
2) centrodestra: 223 (33,09);
3) consumatori: 6 (0,89);
4) alternativa sociale: 2 (0,30);
Ramiseto (70,69)
1) centrosinistra: 534 (61,59);
2) centrodestra: 324 (37,37);
3) consumatori: 6 (0,69);
4) alternativa sociale: 3 (0,35);
Toano (73,15)
1) centrosinistra: 1448 (57,39);
2) centrodestra: 1011 (40,07);
3) consumatori: 38 (1,51);
4) alternativa sociale: 26 (1,03);
Vetto (73,79)
1) centrosinistra: 643 (50,67);
2) centrodestra: 607 (47,83);
3) consumatori: 12 (0,95);
3) alternativa sociale: 7 (0,55);
Viano (76,79)
1) centrosinistra: 1076 (55,69);
2) centrodestra: 822 (42,55);
3) consumatori: 21 (1,09);
3) alternativa sociale: 13 (0,67);
Villa Minozzo (66,54)
1) centrosinistra: 1328 (56,63);
2) centrodestra: 988 (42,13);
3) consumatori: 20 (0,85);
3) alternativa sociale: 9 (0,38).
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A Canossa erano in programma anche le consultazioni per eleggere il nuovo sindaco, che hanno prodotto questi risultati:
1) centrosinistra (candidato Enzo Musi): 1189 (53,00);
2) centrodestra (candidato Fernando Cavandoli): 744 (33,10);
3) lega nord (candidato Jean Francois Boccacci): 116 (5,20);
4) rifondazione comunista (candidata Natascia Cammisuli): 196 (8,70).
Nuovo sindaco eletto, che succede al dimissionario Paolo Ronzoni, è pertanto l'esperto Enzo Musi.
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A livello dei tredici comuni della Comunità Montana dell'Appennino Reggiano, presi nel loro insieme, si ha questo riassunto:
1) centrosinistra: voti 16392 (60,19%);
2) centrodestra: 10411 (38,23%);
3) consumatori: 294 (1,07%);
4) alternativa sociale: 133 (0,48%).
I corrispettivi dati provinciali sono i seguenti:
1) centrosinistra: 196869 (67,92%);
2) centrodestra: 88008 (30,36%);
3) consumatori: 3224 (1,11%);
4) alternativa sociale: 1739 (0,60%).
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Si rileva da quanto precede che Castelnovo ne' Monti (insieme a Casina), capoluogo appenninico reggiano, si conferma, coi suoi dati, "termometro" preciso e rappresentativo degli orientamenti politici dell'intera Comunità Montana: le percentuali qui conseguite da centrosinistra e centrodestra coincidono con la media di tutti i comuni che la costituiscono: rispettivamente circa 60 e 38%.
Come si nota, in montagna vi è un minore scarto rispetto al dato provinciale (dell'ordine degli otto punti percentuali) tra i due schieramenti principali. Mentre marginali rimangono le due forze minori che concorrevano alla poltrona di Presidente della Regione, a cui è stato largamente riconfermato Vasco Errani.
La maggiore affluenza alle urne (81,90) si è registrata a Canossa, dove probabilmente il voto per il sindaco ha fatto un po' da "traino". Quella minore (66,54) è invece a Villa Minozzo. Media dei comuni della Comunità: 75,43% (un po' inferiore al dato provinciale, che è 78,40%).
Il centrosinistra coglie la migliore percentuale di consensi a Canossa: 65,85. Anche qui il motivo è forse da ricercarsi nell'intreccio col concomitante svolgimento delle comunali. Il "peggiore", per così dire, nella confinante Vetto, con solo un'incollatura sopra la maggioranza assoluta (50,67): in termini assoluti solo 37 voti lo separano dall'opposizione. Un candidato "quasi montanaro" (è di Vezzano) come Marco Barbieri, della lista "Uniti nell'Ulivo", raccoglie bene in montagna: 1558 preferenze, che gli valgono la rielezione in Regione, dov'è assessore uscente.
Il centrodestra. Va meglio appunto a Vetto, dove raggiunge un ragguardevole 47,83%. Buoni anche i suoi dati di Viano (42,55), Villa (42,13), Busana (41,69) e Toano (40,07). Invece gli enti più difficili, per questo schieramento, sono Canossa (32,83), Carpineti (32,88), Baiso (33,56) e Ligonchio (33,09).
Fabio Filippi di Casina, unico montanaro nonchè unico esponente dell'opposizione rispetto al governo regionale, ha conseguito la rielezione, nelle file di Fi. A proposito di Filippi, si può osservare quanto conti il fattore L ("Locale") del candidato. Casina è il comune che presenta la maggiore polarizzazione del voto: Fi e Uniti nell'Ulivo insieme raggrumano il 72% dei consensi. Qui Forza Italia consegue la sua migliore percentuale (25,34). Non è certo casuale che l'esponente di tale partito fosse appunto di Casina. D'altronde vediamo che uguale fenomeno si verifica in quel di Vetto e di Ligonchio: nel primo caso Paolo Bolognesi fa lievitare il Nuovo Psi alla percentuale dell'8,98, la maggiore tra tutti i comuni della Comunità Montana, tripla rispetto alla media; nel secondo caso Riccardo Bigoi fa ascendere Alleanza Nazionale fino al 13,95%, anche qui miglior risultato tra tutti i comuni montani e percentuale, tolta Collagna (altro caso particolare), doppia rispetto alla media. Per la Lega Nord, buon risultato personale per Alessandro Davoli, che a Castelnovo ne' Monti raccoglie 194 preferenze (sulle 378 complessive relativamente ai 13 comuni: la metà), i 4/5 di quelle espresse nel 9,26% conseguito dal Carroccio, miglior risultato tra tutti i comuni dell'Appennino. Exploit dell'Udc in quel di Villa: 17,81% (la presenza in lista di Tarcisio Zobbi si fa sentire).
Alternativa sociale. In percentuale, il comune più "nero" è Toano (cui fanno seguito Baiso, 0,79%, e Viano, 0,67%: è significativa la contiguità geografica). Qui i voti ad Alessandra Mussolini sono 26, unico caso in cui questa formazione supera la soglia dell'1%. In termini assoluti solo a Castelnovo si registra un dato maggiore (28 voti), ma la percentuale è meno che metà, dato il numero dei votanti (6764, contro i 2665 di Toano).
Lista consumatori. Poco da dire su questa lista, che consegue mediamente nei comuni della Comunità Montana una percentuale che si aggira sul mezzo punto. Solo una curiosità (non molto allegra): a Ramiseto questa lista non ha colto neppure un-voto-uno di preferenza ad un suo candidato.
Dai dati relativi all'elezione del Consiglio regionale si desume inoltre quest'elenco delle liste più votate (media di tutti i comuni della Comunità; a fianco sono indicati i comuni in cui hanno riscosso la più alta percentuale di consensi):
1) Uniti nell'Ulivo (Ds+Margherita+Sdi): 46,73% (Baiso 56,26%);
2) Forza Italia: 18,20% (Casina 25,34%);
3) Udc: 6,96% (Villa Minozzo 17,81%);
4) Lega Nord: 6,41% (Castelnovo ne' Monti 9,26%);
5) Alleanza Nazionale: 5,99% (Ligonchio 13,95%);
6) Partito dei Comunisti Italiani: 5,25% (Ligonchio 19,12);
7) Rifondazione: 5,01% (Ramiseto 8,70%);
8) Nuovo Psi: 2,36% (Vetto 8,98%);
9) Verdi: 1,32% (Viano 2,57%);
10) Italia dei Valori: 1,14% (Casina 1,62%);
11) Consumatori: 0,58% (Toano 1,10%).
Sommando poi le liste che fanno parte della medesima coalizione abbiamo questo risultato:
- totale centrosinistra (Pdci, Uniti nell'Ulivo, Idv, Verdi, Prc): 59,45%;
- totale centrodestra (Ln, Fi, Nuovo Psi, An, Udc): 39,92%;
- consumatori: 0,58%.
Per ogni dettaglio ulteriore rimandiamo comunque al sito: visele.comune.re.it. Dove si potranno visionare, tra l'altro, i voti conseguiti dai vari raggruppamenti politici per la composizione del prossimo Consiglio regionale e le preferenze date ai singoli candidati.