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Castelnovo, è tempo di compleanni culturali

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Serata d'eccezione per Castelnovo e per l’Appennino reggiano quella che si svolgerà lunedì prossimo, 14 marzo, al Teatro Bismantova. In un'unica occasione infatti saranno celebrati i “compleanni” di tre realtà culturali ed artistiche importantissime e profondamente radicate sul territorio. A spegnere le candeline saranno lo stesso Teatro Bismantova, attivo da un anno dopo una lunga e laboriosa ristrutturazione, l’Istituto Musicale Pareggiato Claudio Merulo, che taglia il prestigioso traguardo dei 40 anni di attività, ed il Coro Bismantova, realtà canora nata ben 30 anni orsono. Un evento di grande intensità, che prenderà il via nel tardo pomeriggio, alle 18,30, con l’esibizione del coro di voci bianche dell’Istituto Merulo diretto da Annalisa Bianchi. A seguire (ore 18,45) porteranno il loro saluto le autorità: il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Gian Luca Marconi, la Presidente della Fondazione Manodori, Antonella Spaggiari, l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Marco Barbieri. In serata, a partire dalle ore 21, grande concerto, che aprirà con l’Ensemble dell’Istituto Merulo, composto dai docenti della scuola musicale, tutti concertisti di fama nazionale, e diretto da Marco Fiorini, che è anche l’attuale direttore dell’Istituto. Ad introdurli, ripercorrendo le tappe di questa scuola fiore all’occhiello della montagna, sarà l’Assessore alla Cultura della Comunità Montana, Clementina Santi. Toccherà poi al Coro Bismantova, formazione canora diretta da Giovanni Baroni, che da 30 anni tiene apprezzatissimi concerti nelle maggiori rassegne corali italiane, ma che ha anche effettuato numerose tournée all’estero, sempre con grande successo. Tra i loro pezzi più amati naturalmente i canti tradizionali montanari. Ad introdurre la loro esibizione sottolineando le fasi salienti di 30 anni di attività, sarà l’Assessore alla Cultura di Castelnovo ne' Monti, Claudia Corbelli. Infine la serata sarà chiusa da una carica di grande energia musicale, un’onda sonora in piena, con l’esibizione della Merulo Big Band, formazione giovane ma già esperta che esegue standard jazz classici e brani moderni rivisitati, diretta da Giovanni Picciati. Prima della loro performance saliranno sul palco per un breve intervento finale la Presidente della Comunità Montana, Leana Pignedoli, ed il sindaco Marconi. Nel corso dell’evento sarà anche presentata un'iniziativa editoriale che rappresenta un coronamento ideale di questi “primi quarant’anni” del Merulo: il libro ideato da Paolo Gandolfi (tra i fondatori e per più di 30 anni direttore dell’Istituto, fisarmonicista tra i più apprezzati al mondo) e realizzato a cura della docente Stefania Roncroffi Istituto Musicale Merulo, quarant’anni di storia. E la scuola musicale castelnovese è a pieno titolo un motivo di vanto per l’Appennino a livello nazionale: Castelnovo è infatti uno dei pochissimi comuni italiani con una popolazione di poche migliaia di anime in cui ha sede un Istituto pareggiato ai Conservatori di Stato. L’ingresso alla serata sarà ad offerta libera, ed il ricavato andrà a favore del progetto portato avanti dall’associazione Rock no war, a cui hanno aderito molte associazioni castelnovesi, per aiutare lo Sri Lanka dopo il maremoto dello scorso dicembre.

Claudia Corbelli: “Si tratta per noi di un evento di grande importanza, che festeggia tre realtà culturali fondamentali per tutto l’Appennino reggiano. Abbiamo voluto celebrarle insieme non solo perché queste ricorrenze sono vicine temporalmente, ma perché unite rappresentano la punta di diamante delle espressioni artistiche e culturali locali. Il teatro è la più giovane di queste, ma in questo suo primo anno ci ha già dato buone soddisfazioni. C’è un grande impegno dell’Amministrazione comunale, della Comunità Montana, della società di gestione Cogelor e della direzione artistica per offrire eventi che vadano incontro ai gusti artistici di tutti. In questa fase iniziale il primo obiettivo è infatti stimolare la cultura dell’andare a teatro per avere risultati ancor più positivi in futuro. Questa festa vuole anche essere un auspicio, per questo abbiamo unito una realtà giovane come il teatro a istituzioni ormai consolidate e radicate da decenni come il Merulo e il coro Bismantova”.

Clementina Santi, Assessore alla Cultura della Comunità Montana: “Se fino ad un anno fa avevamo come obiettivo avere un teatro, ora che c’è dobbiamo farlo diventare un riferimento per tutto il territorio. Per realizzare l’edificio com’è ora ci sono voluti 5 anni, credo ce ne vorranno altrettanti perché tutta la popolazione della montagna lo senta come profondamente 'suo'. E’ un legame che va creato, ma come hanno dimostrato anche le esperienze del Merulo e del coro Bismantova per far nascere ed aumentare la cultura di un territorio l’importante è iniziare con convinzione, creando gradualmente la passione nella gente, perché la cultura crea cultura”.