VALORI RILEVATI DALLA STAZIONE METEOROLOGICA DI CASTELNOVO MONTI (700 m)
Temperatura min. -16,4°C; max. +3,0°C Condizioni di cielo sereno.
(nelle ultime 24 ore)
Vento Vel. Max. 02 km/h Direzione di provenienza: nord-est
(nelle ultime 24 ore)
Altezza della neve a Castelnovo: 18 cm
Pressione 720,0 mmHg, in diminuzione
(rapportata al livello
del mare)
Precipitazioni 0,0 mm
Visibilità: Ottima
EMISSIONE DEL 02-03-2005
Il grande freddo continua ad attanagliare tutta la nostra regione con temperature sensibilmente sotto la media.Nonostante un lieve ed impercettibile aumento stamattina siamo arrivati a toccare i –16,4 a Castelnovo Monti, dopo che ieri mattina si è verificata la minima storica ed eccezionale di –17,2°C (valore inferiore anche all’ondata di freddo di inizio febbraio 1991, quando si toccarono i –17,0°C). I valori termici massimi sono costantemente sotto lo zero dalla collina al crinale, ma anche in pianura si fatica a superare lo zero. La prima conseguenza del freddo la si può notare dagli alvei dei fiumi in gran parte congelati da una stratificazione di ghiaccio dura e “ossificata” ne sono l’esempio i torrenti Lonza, Liocca, Ozola, Tassobbio, Tresinaro, Secchiello, Dolo, e in parte la Secchia, l’Enza, il Panaro, Crostolo, Modolena, Nure, Tidone e Taro. Le fontane e gli sgorghi risorgivi naturali sono ricoperti di candelotti spessi e lunghi decine di centimetri mentre i tralicci collocati in alta quota sono arabescati di ghiaccio orizzontale, effetto dovuto al raggelamento in presenza di vento forte. La situazione meteorologica vede un campo di relativa alta pressione in fase di veloce cedimento per l’incalzare di una perturbazione nord-Atlantica che si inserirà nel bacino del Mediterraneo nelle prossime ore, innescando condizioni di maltempo per domani e la prima parte di venerdì. Gli umidi e instabili venti sud-occidentali che precedono la perturbazione scivolando sul cuscino gelido di aria siberiana, favoriranno nevicate fino in pianura con apporti maggiori e consistenti avvicinandosi al comparto collinare e dell’Appennino. Ovviamente all’arrivo della perturbazione le temperature minime subiranno un aumento, viceversa le massime una diminuzione. Prospettive di maltempo e freddo con probabile neve anche per domenica, ma di questo dettaglieremo approfonditamente nelle prossime emissioni del bollettino meteo.
TEMPO PREVISTO
Giovedì 03-03-2005.
Cielo molto nuvoloso o coperto sui comparti occidentali della regione con nevicate in intensificazione sul Piacentino e Parmense e in rapida estensione al Reggiano, Modenese e Bolognese. I fenomeni più attivi in montagna e collina, tenderanno a propagarsi fino alla pianura entro le 10-11 del mattino e assumendo sempre carattere nevoso. Per tutta la giornata avremo condizioni di maltempo con nevicate diffuse e abbondanti specialmente in crinale, pedemonte e collina, ma anche le aree padane prospicienti il settore collinare, vedranno depositarsi diversi centimetri di coltre bianca. Sussistono condizioni di scarsa visibilità per l’intensità dei fenomeni e si potrebbero legare condizioni di difficile circolazione stradale in tutte le arterie regionali. Si invita alla massima prudenza negli spostamenti a breve e lungo raggio. Tra le località padane maggiormente colpite dalla neve vorremmo indicare la città di Piacenza, CastelsanGiovanni, Fiorenzuola, Castell’Arquato; per Parma maggiori quantitativi a Fidenza, Noceto, Soragna, Parma-Collecchio, Vigatto e Felino;in Reggio Emilia: Rivalta, Pieve Modolena, Albinea, Scandiano, Montericco. Nel Modenese Formigine, Spilamberto, Castelfranco Emilia; nel Bolognese: Casalecchio, Savignano sul Panaro, San Lazzaro, Ozzano e Imola, per Ravenna: Faenza, Riolo, Brisighella, e per Forlì: Meldola, Bertinoro, Borello e Sogliano al Rubicone. Per la fascia collina – pedemonte – basso crinale, apporti consistenti si attendono a Bobbio, Farini e Ferriere per quanto concerne Piacenza, Tizzano Val Parma, Langhirano, Neviano e Calestano per il Parmense, Casina, Baiso, Castellarano, per la provincia di Reggio Emilia; Prignano, Guiglia e Vignola per Modena, Sasso Marconi, Marzabotto e Loiano per Bologna, Casola val Senio per Ravenna, Rocca san Casciano, Santa Sofia e Sarsina per Forlì. In appennino pesanti quantitativi sul Maggiorasca, Penice, Penna (Pc); Cisa, Cervellino, Corniglio, Laghi Appenninici (lagDei, Ballano e Verde) per Parma, alpe Succiso, Lagastrello, Cerretano, Ozola-Pradarena, Giovarello, Alpe Cusna per Reggio Emilia, Cimone, Val di Luce, Abetone - Tre Potenze per Modena, Corno alle Scale, Porretta , Futa per Bologna, Giogo di Scarpiera, Raticosa, Alpe di San Benedetto e Mandrioli – Fumaiolo per quanto concerne le province di Ravenna e Forlì – Cesena. Dopo questo dettaglio indichiamo anche che le temperature minime subiranno un aumento nei valori minimi a causa della copertura nuvolosa, mentre le massime in calo. Nevicherà sotto lo zero fin quasi alla padana. Ventilazione debole orientale in pianura e sud-occidentale in montagna, non escludendo fasi di bufera sui passi al confine con la vicina Toscana.
Venerdì 04-03-2005: Cielo molto nuvoloso al mattino con possibili ulteriori nevicate in genere di modesta entità e più probabili in montagna, e settore centro orientale della regione. In giornata cessano i fenomeni partendo da Piacenza e Parma in rapida estensione a est. Ampie schiarite in serata e notte su sabato. Per tale motivo le temperature minime subiranno una generale diminuzione con diffuse gelate e rischio di formazione di lastre di ghiaccio sulle strade recentemente innevate. Si potrebbero toccare nuovamente i –10/-11°C a Castelnovo Monti nella notte e mattina di sabato valore stimato in virtù dell’effetto albedo ovvero del suolo ricoperto dalla neve che intensifica il calo termico. Massime in aumento grazie al soleggiamento pomeridiano. Ventilazione in predisposizione a nord-est. Buona visibilità in giornata. Ancora qualche riduzione in quota per nubi basse e per dense foschie in valle e padana.
Tendenza di massima per Sabato 05-03-2005: Irregolarmente nuvoloso con ampie schiarite mattutine e forti gelate. In serata ulteriore copertura e generale raffreddamento in arrivo dall’Adriatico. Verso la notte su domenica potrebbe tornare la neve fino in pianura e nuovo crollo dello zero termico previsto negativo all’origine della curva di stato.
Redazione Meteo Nè Monti.