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L’intervento. Umberto Casoli sull'”ecomostro”-Cattaneo

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Pubblichiamo di seguito un intervento del capogruppo consiliare della "Lista civica" Umberto Casoli a proposito del cedimento avvenuto all'istituto "Cattaneo" di Castelnovo ne' Monti. La nostra redazione è pronta ad ospitare eventuali altri contributi, ovviamente benvenuti.

Non ho alcuna intenzione di raccontare per filo e per segno quello che è accaduto alle nove di martedì 22 al liceo Dall’Aglio di Castelnovo Monti, ma poiché fortunatamente non ci sono stati né feriti gravi né vittime, qualche commento - anche in chiave ironica - mi pare lecito.
Intanto bisogna dire che quell’autentico ecomostro, che dobbiamo all’innato gusto del progettista ed al raffinato senso artistico-ambientale di chi lo ha approvato e voluto, ci ha già regalato altre “emozioni”. Alcuni anni fa, quand’era ancor giovane, ci donò il crollo di una parete della palestra. Niente di grave neanche allora, solamente la chiusura della struttura per un lungo periodo di tempo. Ci spiegarono le cause del crollo e dal tono suadente e rassicurante dei tecnici sembrò quasi che fosse una cosa buona che aspettavano da tempo e … guai se non fosse accaduta! Ma sul perché non l’avessero previsto e prevenuto non ci dissero nulla tant’è che ancora ci chiediamo: potrà ripetersi?
Martedì, invece, è crollato il soffitto di un’aula: una crepa, qualche calcinaccio sulla testa della “prof” e di due ragazzi, ma niente o quasi. Immediate le solite spiegazioni incomprensibili e le solite assicurazioni: non è nulla di preoccupante, tanto che il nostro Sindaco, forse con eccessiva precipitazione, ha dichiarato: “Erano solo calcinacci” … “non ci sono cedimenti strutturali”… “a Castelnovo Monti a scuola come sempre”. Ma, il diavolo sembra averci messo la coda e oggi i giornali titolano: “Dall’Aglio, aule chiuse per tre giorni: la decisione della Provincia dopo l’ennesimo sopralluogo dei tecnici”. Altro titolo emblematico: “Un tocco e l’intonaco viene giù. Al Dall’Aglio sono sei le aule chiuse: si tornerà a scuola lunedì, ma l’assessore Chierici garantisce che la struttura non è in pericolo. Disposto un controllo su tutti gli istituti provinciali”. Tra l’altro l’assessore provinciale Chierici assicura che … “le cause dell’accaduto verranno indagate a fondo … compresa la verifica a valle di una corretta progettazione e costruzione dell’edificio”. Chiediamo all’assessore Chierici: “Non era meglio fare la verifica a monte quando era ora? e se risulta che è stato progettato male, cosa farà?”.
Vedremo cosa ci risponde.
Intanto osserviamo che nel giro di tre giorni siamo passati dal semplice crollo di pochi calcinacci al bisogno d’assicurare che la struttura non è in pericolo! Mica male, anche perché, nel frattempo, il Sindaco ha emesso un’altra ordinanza vietando l’accesso a tutto il secondo piano.
Insomma quello che doveva essere un disguido ordinario in una struttura appena inaugurata (perché ordinario? si tratta forse di una “prassi” consolidata?), ora si trasforma in una preoccupazione che amareggia il Sindaco anche per …“le valutazioni superficiali fatte l’altro giorno dai tecnici che escludevano con decisione delle cause strutturali”. Oggi si impone la massima prudenza e si attendono gli esiti delle analisi tecniche.
In questa situazione molti genitori ci telefonano per esprimere dubbi e timori che non siamo in grado di fugare. Così crescono in noi altre perplessità. Come mai i lavori eseguiti dalle nostre Amministrazioni Pubbliche sono così spesso colpiti da crolli, da prematuro degrado o da imprevedibili ed ingiustificate necessità di ripristino? Una volta chi costruiva doveva risparmiare cemento e ferro per pagare le tangenti, ma ora che le tangenti non ci sono più cosa si può invocare? I controlli ed i collaudi che dovrebbero garantire l’esecuzione delle opere a “regola d’arte” sono fatti a “regola d’arte” o un tanto al braccio? Come mai anche la fondovalle Lonza, pochi mesi dopo l’inaugurazione “in pompa magna” (avvenuta nell’agosto scorso), ha ceduto e si è riempita di buche? E perché la nostra Piazza Peretti, rifatta l’altro ieri, mostra già le rughe del tempo con vistosi danni alla pavimentazione e con griglie sprofondate? E perché in via Vittorio Veneto l’acciottolato è sempre per aria e l’arenaria si sfoglia come fosse di pasta frolla? E che dire di Piazza delle Armi, della scalinata di Piazza della Luna o dei cespugli di tasso velenoso piantati nei giardini di Piazza Peretti?
Noi crediamo che questi fatti siano gravissimi e non solo per i milioni di Euro che sono costati, ma perché non c’è mai un responsabile che paghi, con l’allontanamento o con le dimissioni, i danni arrecati alla collettività. Questo è il punto più immorale e inquietante di questo andazzo! e noi, ancora una volta, come abbiamo fatto per la vicenda del vecchio asilo, chiediamo che qualcuno di “lorsignori” spieghi ai cittadini come e perché accadono queste vicende che mal si conciliano con la cura e l’attenzione del “buon padre di famiglia”.
Attendiamo, dunque, notizie precise su fatti precisi e, per favore, non diteci che avete nominato una commissione: ce n’è gia una popolare. Vi giudica per quello che fate.

(Umberto Casoli, Capogruppo della Lista Civica per Castelnovo Monti)