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Castelnovo, Consiglio comunale: se ne riparla la prossima volta

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Un Consiglio comunale castelnovese tutto sommato piuttosto sonnacchioso, quello di ieri sera. Argomenti ce n'erano parecchi, in verità, ma i più rilevanti per gli orientamenti generali dell'azione politica dell'Amministrazione si sono risolti, in sostanza, con la presentazione e l'approvazione delle cornici regolamentari più che dei contenuti veri e propri dei provvedimenti in questione. Così è stato in particolare per i regolamenti Ici e tassa rifiuti e per il bilancio, tutte cose che vanno ad incidere direttamente sulle tasche dei cittadini. Se ne parlerà nella prossima seduta, che dovrebbe tenersi l'ultimo giorno del mese, il 28 febbraio.

Primo punto affrontato, anticipato rispetto all'ordine del giorno, è stato quello sull'assenso "all'intesa istituzionale di programma per lo sviluppo della montagna reggiana", elaborato dalla Comunità Montana (e presentato dalla sua presidente, Leana Pignedoli, presente qui anche ed in quanto consigliere comunale) ed in approvazione in questo periodo in tutti i Consigli montanari. Approvato con 13 voti a favore, 6 astenuti (Lista civica e Prc) e 1 contrario (Voce della Montagna). Vincenzo Ferrari, capogruppo e unico membro di questa minoranza, ha criticato piuttosto severamente questo programma: "Non vi trovo nulla di cui rallegrarmi - ha detto - l'economia sta crollando, c'è un abbandono del territorio da parte delle istituzioni. Certe difficoltà le hanno ripetute anche i sacerdoti del crinale". Ha aggiunto: "Chi studia e si prepara qui, poi è costretto ad andarsene, non trovando gli sbocchi per mettere a frutto i suoi studi. I nostri giovani cervelli vanno ad arricchire altre zone. Dobbiamo fare 'competizione territoriale'". Luigi Bizzarri: "Io mi pongo il problema della qualità del lavoro in montagna: da questo punto di vista devo dire che siamo in un territorio 'ostile'". Luigi Cagni interviene per condividere alcune considerazioni di Ferrari.

Fabio Bezzi, vicesindaco: "Certo non pretendiamo con questo documento di risolvere tutti i problemi del territorio, diciamo che è l'inizio di un cammino. E' importante intanto aver individuato una cornice di riferimento".

Circa l'interpellanza (divenuta mozione) sulla sicurezza, presentata dalla Lista civica, si è dimostrata un mosaico di vari argomenti. Umberto Casoli, capogruppo, giustifica: "I fatti si susseguono ed accavallano e il Consiglio si riunisce una volta al mese. Abbiamo perciò deciso di raggrupparli". E i fatti esposti sono stati questi: si sono chiesti chiarimenti circa il potere o meno che avrebbe il comandante della polizia municipale di stabilire sanzioni amministrative, ad esempio per i divieti di sosta ("salate: 35 euro; è cosa di sua pertinenza? o la Giunta l'ha autorizzato?"); si è detto che ci sono state lamentele tra i commercianti del centro per alcune multe ("tre") comminate dalla medesima polizia municipale per infrazioni circa l'esposizione dei prezzi e la normativa sui saldi (parole sempre di Casoli: "mi chiedo che significa: erano gli unici tre fuori regola o si vuole utilizzare il famoso sistema del 'colpiscine uno per educarne cento'?"); si è riportato il fatto della presunta perquisizione effettuata ad un'auto delle famose "ronde" antiladri sempre dagli agenti della P.M. a Felina, oggetto anche di un volantino della Lega Nord che circola in questi giorni (ne pubblichiamo uno stralcio in calce). Si è accennato al problema dei rapporti sindacali tra Amministrazione e Polizia Municipale: "A che punto stanno?". E ancora: "Le statistiche ci parlano di una media di 1200 multe all'anno, 4 al giorno. Gli automobilisti denunciano un atteggiamento eccessivamente rigido. Vero? Non vero?".

Il sindaco, Gian Luca Marconi, ha risposto in modo certosino, punto per punto, alle richieste di spiegazione della minoranza di centrodestra. Ribadendo l'impegno preso e mantenuto rapidamente dell'ottavo vigile a Castelnovo, ("fino al 16 gennaio scorso gli agenti erano fuori tre notti a settimana; da allora, sempre con turni ovviamente variabili, sono due") ha negato con forza che vi sia qualsivoglia intento di "controllo sui cittadini". "Io stesso mi sono beccato tre multe in dicembre per divieti di sosta o cose simili... Sono cose che capitano". Circa la questione del sindacato Marconi ha esordito polemizzando: "Qui chiedete la correttezza dei rapporti; ma al governo non usate uguale metro quando si tratta di mettere in pratica la concertazione...". Casoli rintuzza subito: "Noi mettiamo bocca dove possiamo". "Comunque - prosegue il primo cittadino - il tavolo di confronto riprenderà nei prossimi giorni, esattamente il 14". S. Valentino: benaugurante. Per quanto riguarda poi i supposti "superpoteri" del comandante: "Se vi sarà bisogno faremo gli opportuni approfondimenti sui termini burocratici della vicenda. Ma nessuno è autonomo dal governo politico del Comune, questo è fuor di dubbio".

Sulla "perquisizione" di Felina: "Il comandante ha negato che si sia trattato di questo; ma solo di normale controllo del territorio. Nessun controllo alle 'ronde', ma, ripeto, semplice verifica dell'identità del singolo. La collaborazione di tutti è fondamentale per la prevenzione della criminalità". In sostanza: mozione respinta, "perché riteniamo di aver fornito le spiegazioni richieste". Commento veloce di Ferrari: "Insomma, se gli agenti municipali li vogliamo più 'poliziotti' poi ci lamentiamo se lo sono davvero?".

Da poco, tra l'altro, la Polizia municipale è stata dotata di un nuovo sistema (penne ottiche), più tecnologico, per lo svolgimento del proprio servizio.

Altre interpellanze presentate dalla Lista civica hanno riguardato l'ambiente e le telecamere installate in centro. Circa il primo argomento si richiede l'installazione di una seconda centralina di rilevamento nella zona del Centro culturale polivalente. E l'assessore Nuccia Mola, pur ricordando che secondo la Regione siamo in una zona "pulita" e non bisognosa perciò di alcuna centralina (neppure di quella che c'è, cioè), afferma che il Comune farà comunque opportuna opera di monitoraggio. Robertino Ugolotti, relatore dell'interpellanza, non si dichiara soddisfatto della risposta. Circa invece la seconda questione, è ancora Casoli a fare presente agli amministratori che il Comune non ha, codice della privacy alla mano, alcun potere di installare macchinari con finalità di sicurezza pubblica, cosa che compete ad altre autorità. Marconi risponde che difatti l'Ente le aveva installate - senza peraltro mai metterle in funzione; ed ora le ha anche rimosse da dov'erano, in piazza Peretti - per motivi istituzionali, "e questo era consentito". "La webcam di piazza Gramsci, invece, ha solo scopi turistici, come succede un po' dappertutto. In ogni caso anche qui provvederemo ad 'alzare il tiro' dell'inquadratura".

Altro punto, un ordine del giorno. Proveniente stavolta da Prc - Castelnovo trasparente. Questa minoranza chiede in sostanza di aumentare la raccolta differenziata nel nostro Comune, che è "39° nella classifica provinciale, con una percentuale del 26%" (vedere nostro pezzo precedente). "Devo, sia pur a malincuore, riconoscere che in molti comuni del nord, in tanti casi amministrati dal Polo o dalla Lega, esiste una sensibilità molto superiore. In certi casi si arriva a percentuali anche del 70%. Ma dobbiamo sforzarci e seguire i migliori!". L'assessore Mola dice che, intanto, presto saranno costruite altre due isole ecologiche, a Casa Perizzi e nella zona del rio Dorgola. Walter Davoli, capogruppo della maggioranza, "Castelnovo insieme", dice che il problema fondamentale è verificare la questione dei costi. La maggioranza si mostra aperta verso la proposta (e la stessa cosa fa la Lista civica, che in diverse circostanze stasera si mostra convergente con gruppo di Prc), ma chiede ai proponenti, proprio per poter effettuare verifiche di fattibilità, il ritiro dell'o.d.g. e la sua ripresentazione in altra seduta: "diversamente non potremmo far altro che respingerlo". Bizzarri fa buon viso a cattiva sorte e accetta, "sperando che questo non comporti un rimando alle calende greche", secondo l'espressione di Anna Curini, l'altra esponente del gruppo.

Gli altri punti sono passati in rassegna più velocemente, per quanto si diceva in apertura; ugualmente però si finisce all'una di notte. Come al solito sparutissima la partecipazione della cittadinanza: sei persone (di cui quattro in rappresentanza della stampa...).

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La Lega nord, dal canto suo, sta facendo circolare un volantino, datato 5 febbraio, già dal titolo più che espressivo: "Viva le ronde di Felina!". Al proposito vengono riprese le parole pronunciate dall'on. Massimo Polledri in occasione di una recente visita a Castelnovo: "Devo ringraziare caldamente le persone che a Felina si sono mosse per difendere se stesse. La microcriminalità - che io non cosidero tale perchè è odiosa: colpisce nell'intimo degli affetti più cari, viola il domicilio - va combattuta energicamente. Dico no alla ressegnazione. E se, come noto qui da voi, la collettività reagisce è un buon segno".

E ancora: "La Lega nord non attende invece nessun segno di stima dall'Amministrazione Ulivista di Castelnovo Monti, che ha chiaramente manifestato il suo disprezzo e il suo rancore verso i liberi cittadini di Felina, inviando nottetempo il comandante della polizia municipale a fare uno spettacolare intervento: fermare e 'perquisire' un'auto dei partecipanti alle ronde!".

Da cui la richiesta di chiarimenti piovuta nel consesso civico castelnovese.