Quasi tutti sanno che il nome “America” deriva dal famoso navigatore Amerigo Vespucci (questa, almeno, è la tesi più accreditata), ma risalire alle origini etimologiche del nome “Europa” è alquanto più complicato. Secondo alcuni significherebbe il paese di ponente, secondo altri il paese dei bianchi o la terra largamente pianeggiante.
Secondo Omero il nome Europa era stato dato originariamente alla Grecia centrale. Successivamente è stato esteso a tutta la Grecia e dal 500 AC è stato ampliato a tutte le terre a nord.
Il termine Europa è stato detto derivare dalle parole greche con significato vasto (eurys) e faccia (ops). Molti vedono un'origine semitica dalla parola che in ebraico significa "tramonto" e quindi viene indicata come terra dell'ovest o di ponente. Un’altra opinione vuol fare derivare il nome “Europa” dalla voce accadica ‘ereb (=occidente) forse in contrapposizione con la voce acu (=oriente)
Nella mitologia antica, Europa fu una principessa fenicia rapita da Zeus sotto le sembianze di un toro.
Come si vede, quindi c’è molta incertezza sull’origine del nome Europa e questa incertezza si presenterà in molti altri campi, come avremo occasione di vedere ripercorrendo in estrema sintesi le tappe che hanno fatto diventare l’Europa quella struttura geografica, politica ed economica che oggi noi conosciamo.
Dal punto di vista storico, l’Europa ha alle spalle una lunga serie di grandi successi culturali ed economici che partono dall'età del bronzo.
In effetti, più che un’espressione fisica, territoriale, l’Europa può considerarsi come un fatto di civiltà e di cultura, cioè un prodotto della storia. Dal punto di vista meramente geografico, l’Europa può certamente considerarsi parte del continente asiatico, ma ciò che distingue così profondamente l’Europa dall’Asia sono delle identità culturali che hanno seguito percorsi diversi e, in una certa misura, autonomi. Quella che oggi viene definita come civiltà europea ha le sue radici in una serie di eredità sovrapposte che vanno dal razionalismo e dalla perfezione artistica del mondo greco, al profondo senso dello stato e allo spirito giuridico del mondo romano e, infine, agli aneliti di uguaglianza, all’inquietudine interiore e alla rivalutazione della persona e della dignità umana suscitati dall’avvento del Cristianesimo.
Con questo primo articolo, siamo voluti partire dalla storia del continente europeo perché siamo certi che la conoscenza del nostro passato sia il miglior mezzo per comprendere il nostro presente e, nella misura del possibile, prevedere il nostro futuro. Senza alcuna pretesa di completezza, quindi, vorremmo sintetizzare in poche righe circa... 2000 anni di storia! Le tre tappe fondamentali nelle quali potremmo riassumere lo sviluppo della civiltà europea sono: il mondo greco-romano, il medioevo cristiano, dalla rivoluzione francese ai giorni nostri. Ribadiamolo: nessuna pretesa di completezza ma solo spunti per chi voglia ripercorrere ed approfondire le tematiche che per la natura stessa del web e anche per la comunicazione radiofonica non possono dilungarsi oltre certi limiti.
In tre successivi articoli andremo quindi ad illustrare ciascuna di queste tre tappe ma senza volere fare una precisa ricostruzione storica con tanto di date e interminabili liste di nomi, ma cercando semplicemente di comprende quali sono le cose che questi periodi storici ci hanno lasciato in eredità nel bene e nel male e che, pur col mutare dei tempi, ancora sopravvivono nell’Europa attuale anche se noi non ne siamo consapevoli.
Arrivederci dunque alla prossima puntata.