Al contrario di quanto ci si poteva aspettare alla vigilia, il Consiglio comunale di Castelnovo svoltosi ieri l'altro, giovedì pomeriggio, ha fatto proprio lo spirito natalizio che caratterizza il capoluogo appenninico in questi giorni antecedenti le feste. Le mozioni all'ordine del giorno potevano far prevedere l'ennesimo scontro sui temi ormai ampiamente noti a tutta la comunità castelnovese: in primis, la ormai stucchevole questione della rotonda dell'ospedale. In realtà, benchè si siano ancora una volta rimarcate le posizioni lontane e inconciliabili tra i banchi dell'opposizione e quelli della maggioranza, ormai una sensazione di generale sfinimento sul problema sembrava serpeggiare da ambo le parti.
Volendo partire dall'inizio, diremo però che il Consiglio è stato aperto con un minuto di raccoglimento in ricordo di Francesca Ferri, prematuramente scomparsa, alla quale il sindaco Marconi ha dedicato un riconoscente omaggio ricordandola per il suo attaccamento al lavoro e per la dedizione dimostrata negli anni trascorsi all'ufficio di segreteria e protocollo. Successivamente, si è passati agli ordini del giorno, che siamo in grado di fornire in sintesi parziale.
Il primo punto ad essere discusso riguardava il rinnovo della convenzione tra le Farmacie Comunali Riunite e il Comune di Castelnovo per la gestione della farmacia di Felina. Al contrario di quanto succedeva in passato, la nuova convenzione prevede che il direttore della farmacia non sia più nominato dalle F.C.R., ma direttamente dal Comune di Castelnovo, che si assumerà anche l'onere del suo contratto che sinora era definito dalle F.C.R. Queste ultime continueranno invece a gestire tutta la parte amministrativa della farmacia e ad operare l'assunzione del personale interno. La questione è sembrata più di forma che di sostanza. Dopo la proposta alternativa del consigliere Malagoli (Lista Civica) che proponeva che il Comune valutasse la possibilità di assumersi per intero la gestione della farmacia se questo fosse stato di qualche vantaggio, il punto è stato approvato con 12 voti favorevoli e 4 astenuti.
Il secondo punto all'ordine del giorno prevedeva l'approvazione delle attività fra ente locale e scuola primaria. Tali attività prevedono la gestione di alcuni servizi, concordati con il dirigente scolastico, come il servizio mensa, l'uso delle palestre, i trasporti didattici ecc. per il triennio 2005/6/7. Al consigliere Ferrari, che proponeva una commissione consiliare per la gestione di detti servizi, ha fatto seguito la risposta dell'assessore Maioli che giudicava positivamente la possibilità di una gestione collegiale, riservandosi di studiare le forme più idonee ed appropriate per attuarla. Questo punto è stato approvato all'unanimità.
Si è in seguito giunti alla mozione presentata dal capogruppo della Lista Civica Umberto Casoli riguardo al tema che a tutt'oggi continua ad animare il panorama politico locale: la rotonda di S. Pancrazio.
Sviluppando il proprio discorso in 8 punti che, a detta dello stesso relatore, erano piuttosto aridi e di difficile comprensione per i non addetti ai lavori, Casoli ha iniziato a citare tutta una serie di leggi e decreti che, a suo dire, lasciano molte ombre sulla regolarità e la legittimità dell'"affare rotonda".
Alle obiezioni sollevate da Casoli ha replicato Maioli con argomentazioni a loro volta di difficile comprensione per chi non è addentro alla conoscenza di leggi e piani regolatori. Ma venendo in sintesi ad enumerare le questioni sollevate dalla Lista Civica, diremo che le più interessanti si riferivano al fatto che, secondo gli esponenti della minoranza, la procedura di vendita dell'area da parte dell'Ausl e il suo acquisto da parte del Comune non poteva essere effettuata nei modi che sono stati adottati; in altri termini, a detta della Lista Civica, l'Azienda sanitaria non poteva procedere alla vendita di un'area che essa stessa aveva definito come "destinata ad attrezzature socio-sanitarie di interesse sovracomunale" senza che si fosse avviata da parte del Comune una pratica di esproprio di suddetta area. In un secondo momento, si sarebbe dovuto procedere ad una regolare asta pubblica per l'acquisto. Si ribadisce inoltre che gli atti di compra-vendita devono essere oggetto di delibera da parte dell'intero Consiglio comunale e non della semplice Giunta. Un altro punto riguardava le ambigue valutazioni operate dall'Arpa di Reggio riguardo la questione dell'impatto ambientale; Casoli ha sottolineato come l'Arpa si sia limitata ad una valutazione del solo impatto acustico e non anche di quello atmosferico, che è di determinante valore per un intervento urbanistico che va ad intaccare un'area nelle immediate vicinanze dell'ospedale.
In ultimo, è stato deprecato da parte dell'opposizione il fatto che non si sia proceduti con accurato screening per stabilire l'effettivo impatto dell'opera. Sempre secondo l'opposizione, il fatto che uno screening - che a rigor di legge non era obbligatorio - non sia stato fatto dimostra comunque da parte dell'Amministrazione uno scarso interesse per la salute dei cittadini.
La risposta della maggioranza è venuta con l'intervento dell'assessore Maioli che, ribattendo punto per punto alle osservazioni di Casoli, ha sottolineato come l'opera sia stata svolta nel pieno rispetto delle normative vigenti e secondo le procedure usuali. La rotonda, quindi: 1) poteva essere fatta, e poteva essere fatta in quel luogo; 2) i tecnici che hanno curato la fattibilità tecnica dell'opera sono stati scelti in base a criteri curriculari; 3) la procedura di esproprio non è stata effettuata perchè vi era il nulla osta della Regione; 4) poichè la rotonda deve considerarsi come un'opera di razionalizzazione, e non come nuova opera, non si è ritenuto necessario procedere con uno screening. Insomma, come ribadito in altre circostanze, la Giunta ammette che la rotonda ha certamente un impatto urbanistico, ma, posti sulla bilancia i benefici e gli svantaggi della sua realizzazione, si sono ritenuti i primi largamente prevalenti.
Nel dibattito che è seguito sulla medesima questione, hanno preso la parola prima il consigliere Bizzarri e successivamente il consigliere Ferrari. Entrambi si sono dichiarati non in grado di decidere su una mozione che per gli aspetti tecnici che presenta necessiterebbe di conoscenze anche legali che i singoli consiglieri non possiedono. Entrambi hanno altresì convenuto che, data la gravità delle argomentazioni addotte dalla Lista Civica, quest'ultima potrebbe e forse anche dovrebbe presentare nelle sedi più opportune una questione che, ormai, è diventata più legale che politica. Ma ciò che più di tutto l'opposizione ha stigmatizzato è stata la mancanza di trasparenza e il mancato coinvolgimento di tutti su un tema che era certamente importante per tutta la comunità.
Le conclusioni sono toccate al sindaco Marconi che, non volendosi addentrare nelle questioni tecniche, ha però sottolineato il "dispiacere per le posizioni di attacco personale" che si sono tradotte anche in atti vandalici con il danneggiamento della propria autovettura, un tentativo di furto con scasso alla propria abitazione e una violenza verbale e gratuita che non aveva nulla di politico. Per tali motivi "la Giunta ha ritenuto di tutelarsi con un legale nei riguardi di alcune pubblicazioni fatte circolare". Il riferimento era all'opuscolo "Punto Azzurro" e soprattutto ad un volantino della Lega Nord (vedi nostri precedenti pezzi). "Alla magistratura dunque toccherà il compito di valutare se ci sono gli estremi per procedere su questi problemi". Il sindaco ha inoltre aggiunto che le intimidazioni e gli attacchi ad personam non fermeranno la determinazione della Giunta nel proseguire sulla propria strada. Passati al voto, la mozione della Lista Civica ha trovato il sostegno di 4 persone (cioè i suoi consiglieri), il voto contrario di 9 (la maggioranza) e l' astensione di 3 (Prc e Voce della Montagna).
In definitiva, tutto sembrerebbe indicare che dell'"affaire rotonda" si continuerà a parlare: ed esattamente nelle aule di tribunale.
Indipendentemente dalle ragioni e dai torti di tutti, crediamo che queste cose certo non contribuiscono ad accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni ma che, al contrario, determinino un ulteriore aumento del già scarso interesse dei cittadini nei confronti della politica.
* * *
Sulla questione della rotonda, intanto, Alessandro Davoli, esponente della Lega Nord Alto Appennino, ufficializza la sua querela nei confronti della Giunta comunale di Castelnovo. Motivo: diffamazione e calunnia, in relazione alla nota diffusa nei giorni scorsi dalla medesima, e pubblicata su questo giornale, soprattutto laddove essa definisce le affermazioni comparse su volantini distribuiti a Castelnovo e Felina "farneticazioni strumentali, false e demagogiche". "Tutto avrei accettato, un duro dibattito, una dura polemica, in risposta al volantino - sono le parole di Davoli - Purtroppo con stupore ho assistito ad un tentativo di linciaggio delle idee e della mia persona attraverso definizioni e insulti inaccettabili e lesivi della mia dignità d’uomo. L’anonimo che non ha ritenuto suo dovere siglare il comunicato si è coperto dietro una presunta autorevolezza che gli dovrebbe derivare dal compito di amministrare un grande comune. Ma è mancato l’uomo, e quando non vi è il coraggio di esporsi cade anche l’autorità. Vedremo se ora che la Procura della Repubblica condurrà l’indagine preliminare il nome o i nomi dei calunniatori 'timidi e paurosi' verrà alla luce".
* * *
Comunque la stessa Giunta, intanto, con un articolo comparso sul proprio organo "Castelnovo ne' Monti Informazioni", uscito un paio di giorni fa e distribuito a tutte le famiglie del Comune, sulla questione della rotonda aveva già preannunciato possibili azioni legali. Dice infatti, riferendosi nella fattispecie a quanto riportato sull'opuscolo "Punto Azzurro" dalla "Lista Civica per Castelnovo Monti": "E’ un modo di confrontarsi che assolutamente respingiamo, nella consapevolezza di aver agito in piena correttezza e nell’ottica del miglioramento della dotazione viaria del paese. Non eravamo abituati ad affrontare un livello così basso di dibattito politico, ma non ci esimeremo comunque, d’ora in avanti, dal rispondere con la massima decisione a qualsiasi attacco che si basi su presupposti calunniosi". "Crediamo che sull’organo di informazione della Giunta fosse importante relazionare alla popolazione sull’accuratezza dell’iter per la realizzazione della rotatoria, sulle sue esatte motivazioni, e sull’infondatezza degli argomenti della Lista Civica, e pensiamo che sia nei compiti della Giunta stessa informare sulla correttezza del suo lavoro quando questa viene messa in dubbio, anche se solo attraverso propaganda di basso livello. A quest’ultima risponderemo anche in altre sedi, adatte al tono utilizzato nello scritto: abbiamo dato mandato ai legali di valutare se esistono gli estremi per presentare una denuncia per diffamazione".