Così è iniziato l'incontro con Gubitosa,giornalista Freelance e attivista Nonviolento di Peacelink...
“Dite all’Italia che non siamo terroristi! La campagna militare contro la Cecenia è stata affiancata da una campagna di disinformazione massiccia, che ha portato alle stelle il consenso verso le maniere forti di Putin, alimentando l’odio e la paura dei russi nei confronti dei ceceni.
Molti esponenti di ONG (organizzazione non governativa) mi hanno confermato la possibilità che la serie di attentati dell’autunno 99’ sia stata una provocazione realizzata da persone estranee alla guerriglia cecena. Le prove ci sono!
C. Gubitosa ha come punto di riferimento nel suo viaggio in Cecenia “memorial” un’associazione no-profit fondata da Sachora e altri dissidenti russi: i profughi ceceni affidano a tale associazione le loro testimonianze anche corredate da filmati e ed istantanee su massacri di civili compiuti durante la guerra.
I componenti di memorial si fanno tramite tra i profughi e la corte suprema di Strasburgo per denunciare violenze dei diritti umani .
Vige la legge del sospetto: basta veramente poco per essere scambiato per guerrigliero.
I FATTI:
Il 9 dicembre 94 il presidente B.Eltsin autorizza un intervento armato contro la Cecenia , che si è rifiutata di far parte alla federazione russa.
Quindi l’esercito russo entra a Grozny e la città viene brutalmente devastata (migliaia le vittime tra i civili)
Nel 96 si arriva ad un accordo precario, perché gli “indipendentisti” non vogliono far parte della federazione.
Infatti all’interno della Cecenia è in atto uno scontro tra le truppe irregolari e alcuni gruppi di potere connotati da forti interessi economici e attività criminali.
Non si tratta però di fondamentalisti islamici.
Nel 1999 quando si verificarono vari attentati si accusarono subito presunti terroristi ceceni.
Le truppe russe entrarono ancora a Grozny, che si ridusse a un cumulo di macerie.
E i gruppi di potere, con le loro attività illecite, stringono un patto con i vertici del Cremino.
La mancanza di legalità ed il banditismo diffuso hanno prodotto dei vantaggi economici per una ridotta parte di popolazione; pertanto, il nazionalismo o l’integralismo islamico, sono visti in una situazione di assenza di legalità con una risposta al crescente disagio sociale e dal bisogno di stabilità.
In sintesi, quali sono le cause della seconda guerra in Cecenia?
· L’affermarsi e la diffusione di bande armate;
· la crescente influenza del fondamentalismo islamico nella regione;
· l’importanza strategica Caucaso per la Russia;
· i forti interessi legati al transito del petrolio negli oleodotti;
· la necessità di creare un “nemico esterno” per affermare con il pugno di ferro l’autorità del potere centrale di Mosca e dell’uomo forte chiamato alla guida del paese.
La popolazione civile è schiacciata in mezzo a sporchi giochi di potere, mentre le truppe islamiche sono una ristretta minoranza ma molto potente e bene armata, pertanto V.Putin ha saputo sfruttare a proprio vantaggio lo stato d’animo creato nell’opinione pubblica dalle esplosioni terroristiche non cercando di scoprire chi ha commissionato o progettato tali azioni……
E che dire del rapporto di amicizia tra Putin e gli stati occidentali?
Tra le cause del secondo conflitto c’è lo scontro tra gli interessi della Russia e quelli delle potenze occidentali,che si sono unite agli stati dell’G.U.A.M. (Georgia,Ucraina,Azerbaigian,Moldavia) per il controllo del transito del petrolio.Per questo la Cecenia è territorio di importanza strategica e,un punto di passaggio che la Russia non può perdere se vuole competere nel settore energetico.Anche questa volta l’economia su tutto!!!!