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Parte il monteore al Cattaneo-Dall’Aglio: nessuna protesta ma umori discordi tra i corridoi

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Sentendo parlare di monteore, viene naturale un rimando con la memoria alle "vecchie" autogestioni di protesta degli studenti, e ci si chiede quindi se ci sia qualche relazione: monteore o autogestione? "Monteore! ...è monteore - si affretta a specificare il preside Zambelli - completamente all'interno dell'orario scolastico, in cui però si svolgono attività autogestite dai ragazzi". Si tratta dell'accumulo delle ore a disposizione degli studenti per le assemblee di istituto durante l'anno, usate per la cosiddette attività autogestite. Oggi, 16 dicembre, è il primo dei tre giorni consecutivi previsti. Su questo anche gli studenti sembrano avere idee chiare: "è un nostro diritto", dice Martina Filippi, rappresentante di istituto al liceo. Nessuna protesta, quindi, ma solo l'esercizio di normali "procedure" a disposizione degli studenti secondo una formula già vista anche in passato.

Almeno questi sembrano i tratti essenziali, come gli studenti stessi ci avevano già comunicato circa una settimana fa, inviandoci un messaggio che abbiamo ospitato sul nostro sito.

Nei numerosi gruppi previsti si parla di volontariato, differenze tra le religioni, cinema, problematiche giovanili, cucina creativa...
I temi più svariati, quindi, ma anche impegnativi, che rispecchiano l'intento che quest'anno ha guidato gli studenti promotori: "favorire un maggiore coinvolgimento di noi studenti nella realtà sociale che ci circonda", come afferma Giovanni Costi, altro rappresentante del liceo.
Il preside Marco Incerti Zambelli, parlando della fase preparatoria dei giorni scorsi, constata un "atteggiamento molto serio da parte degli studenti, non solo i rappresentanti di istituto, ma il gruppo di circa una ventina che si è raccolto intorno a loro". Lamenta, però, la presenza di quel tasso di confusione e disorganizzazione che ha contraddistinto l'inizio delle attività. Ma di questo sembrano essere lucidamente consapevoli i rappresentanti degli studenti interpellati: è possibile ascoltarli scaricando qui le interviste in formato mp3:

Marco Incerti Zambelli, preside del polo Cattaneo-Dall'Aglio (2'04'' - 669 KB)
Giovanni Costi e Martina Filippi, rappresentanti di istituto al Dall'Aglio (2'24'' - 867 KB)

Tra le varie attività previste il primo giorno, era in programma anche Redacon, per presentare agli studenti il progetto di Agenzia di Stampa Multimediale di cui questo sito è espressione, ed illustrare le possibilità di collaborazione-interazione con il mondo della scuola (la potenzialità di rendere fruibile all'esterno attraverso un canale di informazione ufficiale ciò che, eventi, attività e progetti, rimarrebbe altrimenti relegato in ambito scolastico).
Evidentemente non si era riusciti a pubblicizzare sufficientemente l'incontro in modo da raggiungere tutti coloro che fossero realmente interessati (chiedendo in giro nessuno sapeva della cosa), così che ci si è ritrovati davanti ad uno sparuto gruppo di studenti dal dubbio interesse per l'offerta che gli si stava presentando. Sicuramente si tornerà in futuro a proporre la collaborazione, attraverso canali più efficienti, tramite gli insegnanti stessi (che fra l'altro sono stati i primi ad interessarsi per un incontro): sarebbe un peccato per tutta la comunità perdere l'opportunità di conoscere e comunicare la scuola.
Ci auguriamo di esserci imbattuti in un caso isolato, e che in altre aule il coinvolgimento dei ragazzi sia stato più tangibile.
Anche se, in effetti, il rischio che questi tre giorni siano interpretati dagli studenti solo come occasione per saltare ore di lezione è molto reale: si tratta di un ostacolo notato in primo luogo dagli stessi organizzatori, che temono di vedere vanificati i loro sforzi.
Di sicuro problemi legati alla risposta degli studenti non sono mancati: Giovanni Costi ammette di aver probabilmente sopravvalutato le classi più giovani in quanto a responsabilità nello svolgimento delle attività, "mentre evidentemente non hanno ancora una maturità sufficiente"; ma viene denunciata anche (non senza stupore) la mancanza di partecipazione e un certo disinteresse da parte dei più grandi.

E fra i corridoi c'è anche chi fa i conti di quanti soldi lo Stato spende per ogni ora di lezione, moltiplicati per ogni studente che frequenta la scuola pubblica... e già grida all'enorme spreco che si verificherebbe nel caso questi tre giorni non venissero condotti in modo utile e costruttivo, almeno al pari delle normali lezioni.
Un motivo in più di responsabilità per gli studenti del monteore.