Da qualche timido giorno non trova spazio sulla cronaca dei quotidiani locali la ricorrente - negli ultimi tempi - notizia del furto. Ma l'argomento è sempre lì, più che presente.
Mentre a metà di questa settimana è in programma la riunione, presieduta dal Prefetto di Reggio, dott. Maurizio Di Pasquale, del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico, richiesta proprio dal sindaco di Castelnovo ne' Monti Gian Luca Marconi per il reiterarsi delle azioni malavitose in montagna, la Lega nord alto Appennino, per bocca di Alessandro Davoli, torna a farsi sentire sul tema con un comunicato durissimo.
"La Lega nord è vicina ai cittadini di Felina e di Castelnovo ne' Monti, preoccupati per l'aumento di furti nelle abitazioni e nei negozi. Ricordiamo a tutti coloro i quali sono intervenuti a sproposito, responsabili di forze dell'ordine e vicesindaco Fabio Bezzi, che le nostre leggi non vietano la vigilanza sotto forma di ronde di cittadini. Anzi, l'art. 383 del codice di procedura penale dice testualmente: "Nei casi previsti... ogni persona è autorizzata a procedere all'arresto in flagranza, quando si tratta di delitti perseguibili d'ufficio. La persona che ha eseguito l'arresto deve senza ritardo consegnare l'arrestato e le cose costituenti il corpo del reato alla polizia giudiziaria la quale redige il verbale della consegna e ne rilascia copia. Tra i reati per i quali è autorizzato l'arresto in flagranza vi sono: furto aggravato, rapina, delitti concernenti sostanze stupefacenti, delitti commessi per finalità di terrorismo, ecc...".
"Quindi - dice sempre la Lega - non solo la vigilanza tramite le ronde non può essere vietata, ma ogni cittadino ha il diritto d'intervenire direttamente, in sostituzione o in aiuto alle forze dell'ordine, salvo consegnare nel più breve tempo possibile la persona arrestata ad una autorità di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Guardia forestale, Polizia municipale, ecc... )".
Evidenti le colpe, secondo il Carroccio, degli amministratori locali, in primis quelli del Comune più popolato e capocomprensorio, Castelnovo: "Di chi è la responsabilità politica del degrado sociale che stiamo vivendo? Chi ha aiutato, incoraggiato, non controllato, il rilascio delle nuove residenze? Chi ha voluto superare la quota dei diecimila abitanti per usufruire di maggiori compensi per gli amministratori, maggiori trasferimenti di denaro dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia verso il comune di Castelnovo ne' Monti? Più denaro da amministrare, più appalti, più... Più crimini, a cominciare dai casi di stupro e tentato stupro, denunciati e non, tentato omicidio, violenze su bambini italiani; ricordate il coltello alla gola di un bimbo di nove anni a Castelnovo? Quel coltello che altri bimbi hanno visto e descritto, ma che adulti 'distratti' e amministratori 'buonisti' mai hanno ammesso che fosse presente nelle mani di un 'ospite' albanese. Sempre uguali i nostri buoni ulivisti, siano margheritine che diessini: coprire, nascondere, allontanare...".
Continua il comunicato citando due casi specifici: "Perché [gli amministratori castelnovesi] sono bravissimi a prodigare denaro pubblico, mettendo a bilancio decine di migliaia di euro (40.000?!), per la casa di un minorenne extracomunitario coinvolto in una tentata violenza con pestaggio di una nostra ragazza, oppure pagare alloggio in albergo (e poi l'appartamento gratis) a una famiglia di marocchini solo perché hanno cinque figli (che il Corano ha prescritto loro di fare) ... Un'assistente sociale, esasperata per le lamentele della famiglia, è infine sbottata in: 'Ma come, se abbiamo già stanziato 18.000 euro per voi!'".
"Nel programma elettorale avevamo chiesto, come Lega nord assieme alla 'Lista civica per Castelnovo Monti', l'aumento dei vigili (arrivare al numero di 10), l'organizzazione di una pattuglia notturna sette giorni su sette, la revisione delle residenze rilasciate negli ultimi anni... L'Amministrazione ulivista non ha messo in opera o completato nessuna di queste iniziative".
Per poi concludere rivolgendosi direttamente al primo cittadino di Castelnovo: "L'avevamo già detto all'allora vice e ora sindaco Gianluca Marconi: non puoi fare il missionario in Italia con denaro pubblico! Ma non ci sente, forse crede di essere investito di un'alta missione... Un consiglio di cuore: 'Vai in Africa e restaci! (e porta con te tutta la tua giunta)'".