Loro sono solo in poco più di duemila. Ma siccome il loro prodotto va a ruba sono quasi raddoppiati in pochi anni, scongiurando l’estinzione: sono i bovini di razza Reggiana e la “Giornata dell’Allevatore della Razza Reggiana” vuole celebrare il mondo di lavoro, sacrifici e tradizione che ruota attorno alla riscoperta dell’unico bovino autoctono rimasto sul territorio.
L’appuntamento per questo tradizionale incontro è per sabato 11 dicembre, alle ore 9,30, presso la Sala Riunioni dell’Assessorato Provinciale Agricoltura, in via Gualerzi, 40 a Mancasale (Reggio Emilia). Interverranno allevatori, tecnici ed estimatori della razza.
Il convegno è organizzato dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di razza Reggiana, di cui Marco Prandi, allevatore, è nuovo presidente: “L’intervento degli studiosi e dei rappresentanti delle istituzioni servirà per fare il punto sullo stato attuale della razza – spiega Prandi -, ma anche il legame con le produzioni tipiche e le prospettive di valorizzazione delle biodiversità. E’ da rilevare, infatti, che la riscoperta della Reggiana da parte degli allevatori, in atto ormai da tempo, ha risollevato la razza dallo stato di abbandono in cui versava delineando per il futuro prospettive di grande sviluppo”.
L’Associazione rileva come la consistenza dei capi di razza Reggiana è caratterizzata da un costante incremento numerico, che ha portato il numero degli animali dal manto formentino dai 1.460 rilevati nel 1993, in 164 aziende, ai 2.148 capi presenti, nel 2003, in 183 allevamenti ubicati principalmente in provincia di Reggio Emilia.
“Il rinnovato interesse verso la razza – rileva l’Associazione - è in gran parte dovuto allo straordinario successo commerciale del formaggio Parmigiano Reggiano, prodotto solo con il latte di Reggiana, ma anche alla volontà di riscoprire e tutelare un bovino presente sul territorio da più di mille anni. Oggi, la forte richiesta di questo straordinario prodotto di nicchia e la sua elevata quotazione sono il giusto riconoscimento per gli allevatori della Reggiana, legati alla tradizione e profondamente consapevoli della particolare attitudine casearia della razza”.
Nel corso della manifestazione ci sarà la consegna, da parte della Regione Emilia Romagna, di un riconoscimento agli allevatori che si sono maggiormente distinti nell’opera di valorizzazione della razza Reggiana. Sono Parmeggiani Celeste, alla memoria, (di Cadelbosco Sopra), Benatti Agostino (Guastalla); Catellani Vasco e Catellani Elia (Cavriago); Nasi Walter e Iori Giovanni (Carpineti); Cigarini Raggio (Scandiano); Montruccoli Remo (Quattro Castella); Benassi Romano e Benassi Ugo (Baiso).
PROGRAMMA
Apertura
p.a. Marco Prandi, Presidente Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana
Interventi
dottor Davide Barchi, Assessorato Agricoltura Regione Emilia-Romagna
“Razza Reggiana: valorizzazione dei prodotti e quote latte”
professor Vincenzo Russo, Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali Università degli Studi di Bologna
“Tracciabilità del formaggio Parmigiano Reggiano di razza Reggiana con tecnologia del DNA”
Conclusioni
Roberta Rivi, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia
Al termine dell’incontro sarà servito il pranzo presso il Ristorante CIR Rita Primula in Via Gualerzi, 18/3.