Lettera di don Marco Ferrari dal Brasile.
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Cari amici, due righe di saluto all’inizio del mese di dicembre. Una buona notizia sempre in relazione alla meteorologia: si è vista un po’ d’acqua, in alcune regioni molto poca, in altre un bel temporale. Graças a Deus! Il cuore della gente si rallegra.
Le attività pastorali, le scuole, stanno per terminare, siamo alla fine dell’anno. Da metà dicembre a metà febbraio le vacanze e le ferie per chi le fa (in pochi). I problemi come sempre sono molti. Ad esempio, dal 30 novembre il comune non paga più i trasporti per gli studenti che vengono in città (ha speso troppo per la campagna politica) e la nuova amministrazione entra solo il 1° gennaio. Chi vuole terminare l’anno si arrangia ... Asili chiusi, funzionari pubblici che non ricevono lo stipendio e così via, una faccia del Brasile. Ma non voglio essere ripetitivo ... scrivendo tutti i mesi rischio di dire sempre le stesse cose.
La gente semplice, delle campagne soprattutto, leader di comunità, insegna molte cose. Quanta tribolazione e sofferenza per un po’ di fagioli, riso e carne. Quanta gente analfabeta ... Quanti drammi umani nelle famiglie. Insomma quante facce questo Brasile ... tutto da imparare e scoprire.
Io sto bene, correndo da una parte all’altra senza molto fermarmi ... In dicembre poi arrivano parenti da San Paolo ed è occasione per matrimoni, battesimi, ecc ... Gli ultimi incontri di fine d’anno. Progetti: cisterne che stiamo terminando e il progetto iniziato per i ragazzi di un quartiere a rischio “Dançar à vida”. Non riesco a farmi prendere dall’ozio, ma non vorrei sentirmi dire “Marta, Marta ... ”.
Cari amici. Un Buon Avvento e um FELIZ NATAL!
Um abraço.
(Don Marco)