Nella giornata di ieri si è assistito ad un ravvicinato botta e risposta tra opposizione e maggioranza a livello di Amministrazione Provinciale.
Di seguito riportiamo gli interventi. Il primo è dei consiglieri di An Marco Eboli e Leopoldo Barbieri Manodori; il secondo di Claudio Ferrari, Ds, assessore alla pianificazione.
Anche le strade di pianura possono essere tortuose quando le programma la Provincia; è il caso clamoroso della SS 63 da Reggio e Puianello. Due ponti inutili e costosissimi sul Crostolo, alcune gallerie miliardarie di difficilissima realizzazione tecnica, un percorso che si allunga da 10 a 15 chilometri, tempi di percorrenza che aumentano, l'attraversamento di zone agricole di pregio finora non interessate da infrastrutture importanti.
Questo è ciò che ha fatto finora per la SS 63 la sinistra, programmando un intervento irrealizzabile che obbligherebbe a passare da Canali e da Botteghe per andare da Reggio a Puianello!
Un intervento che costerebbe quasi 250 miliardi di vecchie lire, contro gli 80/100 miliardi di un percorso diretto e lineare.
L'assessore Ferrari farebbe bene, quindi, prima di accusare a vanvera ANAS e Governo, a fare due cose semplicissime:
- cambiare immediatamente il progetto di variante della SS 63 da Reggio a Puianello a favore di un tracciato ragionevole e sostenibile sia ambientalmente che economicamente;
- tenere fede a quanto promesso da Ruini in ordine alla prosecuzione della Gatta-Pianello fino a Collagna.
In questo modo potrà dimostrare di avere a cuore gli interessi della montagna ed eviterà di nascondere dietro polemiche strumentali e pretestuose le mancanze proprie e della Giunta cui appartiene.
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I consiglieri provinciali di An, nelle vesti di difensori d'ufficio dell'Anas, accusano il sottoscritto e la Giunta provinciale di non avere a cuore gli interessi della montagna con particolare riferimento al nuovo tracciato della Statale 63. Lo fanno però dimostrando quella confusione e quel pressapochismo che spiega ancora una volta perché - con i nostri programmi e il nostro impegno concreto per la montagna - le coalizioni dell'Ulivo hanno sempre stravinto le elezioni e il Polo le ha sempre regolarmente straperse.
A parte il fatto che il presunto allungamento del tracciato e quindi dei tempi di percorrenza è assolutamente relativo, essendo legato alle direttrici che si prendono in considerazione (per chi proviene da Est o deve dirigersi a Est, ad esempio, questo è il tracciato più corto e funzionale), la somma di 250 miliardi di lire non trova rispondenza in alcun atto della Provincia. Gli interventi da noi programmati ammontano infatti a 8 milioni di euro per la variante di Puianello, 12 milioni per la variante di Canali e 17 milioni per il collegamento tra le due varianti: in totale 37 milioni di euro, pari a circa 72 miliardi di lire.
Ma i consiglieri di An parlano a vanvera anche a proposito del prolungamento della Gatta-Pianello fino a Collagna. Prosecuzione che l'ex presidente Ruini non ha mai promesso (anzi, negli atti si è sempre parlato di semplice messa in sicurezza di questa pista), né di cui si è mai fatta menzione nel programma elettorale in base al quale l'Ulivo ha vinto anche le ultime elezioni provinciali.
Su una sola considerazione di Eboli e Barbieri Manodori posso concordare: l'impatto ambientale che il complesso di varianti alla Statale 63 comporta. Ma il lungo confronto e le tante discussioni sui tracciati alternativi hanno dimostrato chiaramente che - dovendo intervenire in questa area - non esistono soluzioni indolori sotto il profilo ambientale.