Leana Pignedoli, dopo tanto parlare, è ora di fatto e ufficialmente il nuovo presidente della Comunità Montana dell'Appennino Reggiano. Succede a Paolo Bargiacchi, che da oggi rimarrà dunque "solo" sindaco di Baiso. Un ampio dibattito, a cui hanno preso parte diversi esponenti di ambo gli schieramenti, ha anticipato il voto che ha approvato il documento presentato dall'Ulivo ed ha appunto nominato il nuovo esecutivo (con 23 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti).
La nuova Giunta della Comunità Montana è la seguente: Leana Pignedoli (Ds) presidente, Felicino Magnani (Margherita) vicepresidente; Afro Rinaldi (Ds), Luciano Correggi (Ds), Clementina Santi (indipendente di area Margherita) e Ugo Caccialupi (Sdi) sono gli assessori. Questi ultimi passano dunque da quattro a cinque. In attesa che il Pdci scelga il proprio rappresentante.
I Verdi, che fino all'ultimo hanno chiesto di vedere inserito un proprio esponente, rimangono pertanto (almeno per ora) a becco asciutto.
Il dibattito
In apertura di seduta Leana Pignedoli aveva illustrato il corposo documento programmatico, sottoscritto da 21 consiglieri, che in premessa sottolinea le sostanziali novità introdotte nel modus operandi dell’ente comunitario dalla legge regionale sulla montagna varata nel gennaio di quest’anno e afferma che il documento programmatico è “aperto ad ulteriori arricchimenti e a raccogliere idee e contributi al fine di rappresentare in pieno la più ampia coalizione del centrosinistra” e che “dopo i necessari approfondimenti e la verificarsi della completa e unitaria condivisione dei programmi potrà allargarsi a comprendere forze non presenti oggi nella coalizione dell’Ulivo”.
In diversi capitoli si affronta poi il tema del futuro della nostra montagna e del che fare per inserirla nel circuito virtuoso dello sviluppo illustrando l’idea portante di un “Appennino città diffusa tra identità locale e globalizzazione”.
Marino Friggeri ha aperto la serie di interventi dell'opposizione criticando il programma in quanto ritenuto meno valido di quello presentato nell’occasione dell’insediamento del precedente governo della Comunità Montana. Secondo Friggeri le emergenze attuali del nostro Appennino sono: il calo demografico, la viabilità e l’ambiente con riferimento specifico alle frane e al sistema idrogeologico; e su questo il programma presentato non dà risposte confortanti.
Ilio Franchi, sindaco di Ligonchio, ha centrato il suo intervento sui problemi del rapporto fra le forze politiche nella Unione dei comuni del crinale, motivando quindi il voto contrario al programma e alla Giunta proposti.
Fernando Cavandoli di Canossa ha rilevato i problemi della viabilità in Val d’Enza che saranno aggravati dalla prossima apertura del casello autostradale di Caprara ed ha posto il tema della mancanza di riferimenti ai valori cristiani nel programma presentato.
Paolo Bolognesi ha criticato l’aumento delle spese di gestione connesse all’allargamento della Giunta per ora da quattro a cinque assessori con una previsione di ulteriore ampliamento.
Pietro Gentili di Casina ha chiesto di dedicare nel programma più spazio ai giovani e alle loro problematiche condizionando il suo voto all’accoglimento di tale richiesta.
A questo punto si sono aperte le dichiarazioni della maggioranza con Carlo Fornili che ha detto che il programma è quello che è stato premiato dagli elettori nelle amministrative di giugno e poi con Paolo Bargiacchi, il presidente uscente dopo undici anni di governo, che si è dichiarato soddisfatto per aver garantito l’unità del nostro territorio montano pur di fronte alle diverse “anime” delle fasce territoriali. Bargiacchi ha poi criticato l’atteggiamento “punitivo” dell’attuale Governo nazionale nei confronti degli enti locali e, in particolare, dei piccoli comuni e delle aree montane, ad esempio col dimezzamento dei fondi per il rischio idrogeologico (150 milioni di euro nella Finanziaria 2005 a fronte dei 300 della Finanziaria 2004).
Francesco Zambonini ha rilevato come l'opposizione, pur potendolo fare, non abbia presentato un programma alternativo a quello della maggioranza, facendo così mancare la possibilità di un confronto reale tra le proposte.
Altri interventi sono venuti da Davide Dazzi, sindaco di Ramiseto, da Paolo Orsini e da Sandro Govi, sindaco di Busana.
Leana Pignedoli, prima delle dichiarazioni di voto, ha risposto alle critiche dell'opposizione accogliendo anche la richiesta di Pietro Gentili di rivolgere particolare attenzione al tema dei giovani, che è comunque presente in maniera trasversale in tutto il programma presentato in quanto è proprio sui giovani che bisogna puntare per garantire un futuro alla nostra montagna.
Nelle dichiarazioni di voto i rappresentanti dei diversi gruppi hanno voluto esprimere anche un ringraziamento sincero a Paolo Bargiacchi per il lavoro compiuto nei suoi anni di presidenza dell’ente comunitario.