Presentazione delle "linee programmatiche di mandato" da parte dell'Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti ieri sera al Centro culturale polivalente.
Non pieno ma comunque presente un buon pubblico.
Il sindaco Gian Luca Marconi ha esposto in sintesi il documento "basilare, perché riguarda tutto il nostro periodo di mandato e da questo discendono le scelte concrete che verranno fissate con altri, successivi, documenti operativi, ma flessibile, perché ogni anno potrà essere rivisto ed adattato in base a nuove esigenze che si ponessero". Egli ha esposto, da un lato le direttici ideali su cui si fonda l'azione amministrativa (tra cui pace, solidarietà, trasparenza, ambiente, centralità della persona) e, dall'altra, ha ricordato la ristrettezza finanziaria che tocca tutti gli enti locali italiani, compreso quindi quello di Castelnovo.
Da qui all'attacco alla politica del governo centrale il passo è stato breve, in quanto - dice sempre il primo cittadino - "le problematiche legate ai fondi riconducono ad una legge finanziaria di tagli". "Dobbiamo ragionare sempre di più in termini di comprensorio e non tanto e solamente di singoli comuni. Il sistema scolastico dev'essere fortemente integrato col territorio: in questo avremo un'attenzione particolare per le fasce deboli. Confermiamo poi, nonostante i costi siano tutt'altro che leggeri, il sostegno al "Merulo", diventata una vera e propria università della musica. Riteniamo la cultura non solo un riposarsi occhi e orecchie ma un fatto di civiltà". Il documento contenente le "linee" risulta comunque, quasi per forza di cose, piuttosto vago.
Poi gli interventi del pubblico.
Ha cominciato Leonardo Croci, col suo cavallo di battaglia, la viabilità, la statale 63, e in particolare il tratto del Ponte Rosso. Ha imbastito un discorso che, tra un ringraziare e l'altro l'Amministrazione per aver promosso la serata, s'è risolto nella sostanza in un bis di quanto aveva già affermato di recente all'assemblea sulla rotonda di S. Pancrazio.
Un altro brevissimo intervento dal pubblico ha posto sul tappeto il problema della fermata dei bus in via Matilde di Canossa, giudicata pericolosa.
Sergio Tamagnini ha commentato un po' su tutto il corposo documento - già per fortuna riassunto dal sindaco in sede di presentazione - ripercorrendolo per punti, in modo certosino.
Ha poi preso la parola Giovanni Bruni: "Io credo che Castelnovo sia un posto bellissimo, pulito, con tanto verde. Mi meraviglio di quei giornalisti che invece non trovano mai di meglio, facendo leva su singoli episodi, che screditarlo".
Dai giornalisti disfattisti si è passati all'intervento di Vittorio Ruffini. "Chiedo che a Castelnovo si costruisca finalmente il terminal delle corriere". Poi sul centro fiera: "Perché ci sono solo case? Perché non si fa l'ente fiera? Perché non ci sono spazi destinati alla promozione delle produzioni del nostro Appennino?". E ancora: "I vigili urbani devono stare fuori, in giro, a vigilare appunto, e non dietro ad una scrivania".
E' toccato a Luigi Bizzarri, consigliere di minoranza, "stimolare" il dibattito: "Contestiamo radicalmente il documento che ci presentate stasera - ha detto agli amministratori - e queste sono le stesse cose che diremo anche nel prossimo Consiglio (quando sarà ai voti l'approvazione, nda)". Sul Global Service: "si tratta di fatto di una privatizzazione di servizi comunali e non siamo d'accordo". "Noi, piuttosto, siamo interessati ad approfondire il tema della partecipazione, della maggiore democrazia possibile. Il vostro documento su quest'argomento è stato disatteso". Poi: "Si dicono tante cose stando sul vago, questa riunione è inutile".
A questo punto lo ha interrotto Vittorio Ruffini: "sarà inutile per te".
Bizzarri, di rimando: "Dai, Ruffini, dici le stesse cose da trent'anni". Il consigliere di "Prc - Castelnovo trasparente" ha subito ripreso il suo discorso affermando che ci vuole un impegno forte sulla pace: "Neanche uno straccio di bandiera della pace avete messo all'esterno del Municipio". E rivolto a Marconi: "Contesto le tue affermazioni comparse oggi sulla stampa (sul Carlino Reggio, nda), tese a fare l'equazione extracomunitari = delinquenti. La legge Bossi-Fini è un obbrobrio". A questo Marconi replica immediatamente: "I clandestini sono una cosa, i regolari un'altra. Questi devono avere garantiti tutti i diritti. Del resto, sai bene che lo scorso anno sono stato un mese e mezzo sui giornali, sotto attacco, per aver difeso questa posizione".
L'assessore alla viabilità Giuliano Maioli, rispondendo circa i bus in via Canossa, ha tenuto a distinguere; dicendo che ci sono sì problemi, ma solo in certe fasce orarie, ed è su questo fatto occorre puntare l'attenzione. "Del resto la viabilità è una delle nostre priorità, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della sicurezza". "La cura delle piccole cose è un nostro impegno - come ci ricordava giustamente prima Tamagnini nel suo intervento; e anche per questo abbiamo fatto la scelta del Global Service".
Ancora Bizzarri: "Mi risulta che ci sono lavoratori che percepiscono 5 euro l'ora. Mi chiedo come faranno ad arrivare alla pensione...". Maioli: "Su questo non saprei bene, ma quello che posso dire è che nei nostri appalti è specificato chiaramente che tutto deve essere in regola. Dobbiamo migliorare ma non certo a scapito di qualcuno. In ogni caso: ci fossero problemi non ci tireremo certo indietro nell'affrontarli. E comunque ci andrei più cauto con certe affermazioni".
E' poi intervenuto Fabio Bezzi, vicesindaco, che, assentatosi nel frattempo Marconi per altri impegni, ha preso le redini. Ha fatto un discorso di panoramica condensando le varie domande. Ha affermato tra l'altro che il Comune tra predisponendo un piano della comunicazione, ritenendo importante, anche per lo stesso dibattito e scambio d'opinioni, che i cittadini siano correttamente informati di ciò che fa l'Amministrazione: "Studieremo tutti i sistemi più opportuni. Dalla comunicazione per manifesti a quella per radio, da Internet fino alle bacheche in tutte le frazioni". "Rilevo poi l'idea di Bruni sulla possibilità di fare dei Consigli comunali itineranti. La trovo affascinante. Sarebbe un modo per coinvolgere a dare lustro anche alle borgate minori. Ci penseremo". E ancora: "Stiamo cercando di impostare una politica tesa a favorire il riequilibrio della popolazione tra centro e periferia".
Paolo Ruffini, assessore alla promozione turistica, intervenuto di seguito, ha esternato la sua volontà di portare la fiera di S. Michele a livelli di eccellenza. Si coglie quasi un senso di scoraggiamento quanto nota che "a forza di elencare le cose negative passano in sott'ordine, o si dimenticano addirittura, quelle buone, che pure ci sono...".
E' toccato a Dante Ligabue, assessore ai servizi sociali, chiudere la serata. Egli ha affermato, tornando sul tema immigrazione, che a Castelnovo "funziona ottimamente lo sportello istituito per la gestione di queste problematiche. Dopo un avvio difficoltoso, ora posso annunciare che le stesse Questura e Prefettura si complimentano e dicono che da questo punto di vista siamo un esempio per tutta la provincia".