“Al momento non c’è in previsione alcuna ipotesi di variante a Castelnovo. Troppo costosa. E’ tutto fermo”. Parola del sindaco di Castelnovo, Gian Luca Marconi.
A margine dell’assemblea pubblica di ieri l’altro in municipio, in cui s’è discusso delle variazioni che saranno apportate alla circolazione nel capoluogo dal prossimo novembre causa lavori sulle fognature in un tratto di viale Bagnoli, si è anche brevemente accennato ai principali lavori di razionalizzazione stradale da tempo sul tappeto.
Intanto la possibile variante all’abitato castelnovese cui ci si riferiva era quella sud – quella che passerebbe sotto la Pietra, per intenderci - che onestamente sembrerebbe ormai sorpassata dagli eventi, non foss’altro perché negli ultimi anni sono stati costruiti diversi edifici lungo il possibile tracciato. E si parla di cifre che si aggirerebbero attorno ai 100 milioni di euro. Troppi, dice il primo cittadino, anche nell’ipotesi di prevedere due soli svincoli, alla Pieve e a Tavernelle.
Più vicini altri interventi, già cantierabili. Come la sistemazione del Ponte Rosso (costo sui 12-13 milioni di euro), alle porte di Castelnovo per chi proviene da Reggio, da sempre punto problematico appena sfiocchetta un po’.
Si parla, ancora, della Croce - Calcinara e della Calcinara – Ca’ del Merlo: questo permetterebbe di raddrizzare tutto il tratto di 63 dall’uscita della galleria della Croce fino ai limiti comunali, circa all’altezza del bivio di Pignedolo (costo sui 12 milioni complessivamente).
“Per questi lavori - dice Marconi - avremo un incontro ai primi di novembre a Bologna in cui dovrebbe essere siglato l’accordo Regione-Governo”.
Infine: “Speriamo poi di avere notizie positive per la Bocco-Canala e per il tratto di Vezzano”.