Allora, sig. Simonazzi, com'è nata quest'idea?
"E' nata inizialmente parlando con mia moglie. La quale, stufa di vedere i quadri che avevamo sparsi per la casa, mi ha stimolato, mi ha spinto, e ci siamo detti: 'Bisogna che troviamo un magazzino'. Il magazzino, scherzando e ridendo, consisteva nell'idea di allestire una mostra personale. Sono anni che dipingo, ma non mi sono messo mai di fronte al pubblico... forse anche un po' per codardia e per paura... ".
...per timidezza, forse...
"No... così, insomma,... ho deciso, ecco, sì, mi sta bene, dico, quest'idea... però deve servire a qualche cosa. Servire anche ad altri artisti di Castelnovo ne' Monti. Perché Castelnovo ha diversi artisti. Ne ha un gruppo sicuramente storico, ne ha alcuni che sono venuti meno, purtroppo, e questo mi fa molto dispiacere... ma che verranno successivamente presi in considerazione... come artisti scomparsi. E' nata l'idea di fare un circolo, un circolo dove tutti possono esporre... E' chiaro che essendo il locale molto piccolo dovranno turnarsi per occupare gli spazi che la stanza permette... E quindi il circolo è nato per questo. Gli artisti non avranno alcuna spesa perché trattasi appunto di circolo, quindi espongono gratuitamente. Non verranno curate dal circolo direttamente le vendite. Che verranno invece fatte dagli artisti stessi, i quali saranno convocati se qualcuno è interessato a qualche loro opera".
...proprio uno spazio tutto a disposizione degli artisti della montagna...
"E' uno spazio assolutamente dedicato agli artisti, inizialmente direi di Castelnovo. Poi, potendo, andremo anche verso la montagna".
Ecco, una curiosità: che contatti ha, se ne ha, questa nuova "stanza degli artisti", con la vecchia galleria "Il Centro" che c'era una volta a Castelnovo, gestita dalla signora Crovetto?
"No, non c'è alcun contatto. Quella della signora Biancamaria Crovetto era una galleria vera e propria, cioè dove l'artista per esporre i quadri credo... adesso non so... ma penso dovesse pagare un affitto e versare una percentuale sulle vendite... Qui no. Questo è assolutamente escluso. Quindi non vedo grosse relazioni. Certo la chiusura della galleria della Crovetto ha lasciato un buco... ".
Se non tecnicamente, allora, ma almeno idealmente una continuità c'è...
"Sì, in questo senso c'è una continuità. Che è quella di far conoscere gli artisti e le loro opere. E poi, oltre a questo, c'è il senso di riunire gli artisti che, io penso, difficilmente trovano un posto dove discutere di arte, delle loro opere, ove presentarle... Ecco, questa cosa qui sarà possibile. Devo dire che il circolo prenderà in considerazione anche altre forme di arte. E cioè la fotografia, la scultura, la narrativa, la presentazione, che so, di un libro di poesie,... E anche, perché no, l'arte culinaria. Siamo nel centro, siamo l'ombelico del mondo del buon mangiare e perché dunque non ci deve essere un qualche artista che si intende di cucina (non dico di tortelli) e che si inventa un piatto nuovo... Dico che inventa perché vorrebbe, questa iniziativa, stimolare a ricercare cose nuove. E non a fermarsi su quello che già noi del posto ben conosciamo e che un altro, un domani, possa dire: 'Mah, lo facevo meglio io...'".
Un'esposizione-laboratorio, allora. Piccola ma che esprime un'idea grande...
"Certo, un'iniziativa che funzioni anche come laboratorio. Cioè, un pochino quello che succedette a Parigi, quando gli impressionisti, i post-impressionisti... erano radunati in un fazzoletto della capitale francese... Poi si sa come vanno le cose... Comunque, davvero, un'officina di iniziative e di creazione".
Importante è che ora venga conosciuta questa nuova presenza a Castelnovo. Ecco, oggi s'inaugura: ma d'ora in avanti come funzionerà? Il circolo partirà alla spicciolata o sono in cantiere altri momenti di promozione?
"Beh, innanzitutto vedo che durante questa inaugurazione di due giorni molta gente è passata a visitare la galleria. Ieri sera, ad esempio, non mi aspettavo ne venisse così tanta. Anche la stampa. Quindi anch'essa ne comincerà a parlare... Faremo anche iniziative e spero che essa sia sempre presente, per divulgare questo tentativo di dare un po' più di spazio all'arte e alla cultura a Castelnovo".
Diciamo che da cosa nasce cosa. Questo sarà un centro permanente?
"Senz'altro. Periodicamente, ma puntualmente, avrà però qualcosa di peculiare. Ci saranno appuntamenti diversi, alternando una forma d'arte all'altra, come dicevo prima".
Potrà diventare un punto importante d'attrattiva, questo, nell'ambito di Castelnovo. Un motivo turistico in più, insomma.
"Penso di sì. Il turista che ha scelto di fare una vacanza a Castelnovo, o che occasionalmente capita, avrà qualche cosa in più. Qualche cosa che io ritengo qualificante. Perché secondo me l'arte è sempre qualificante".
Riguardo il nome di questa galleria: perché 'Darkness'? Perché un nome inglese? Da cosa nasce?
"Mio figlio mi diceva: 'Devi fare qualche cosa di moderno'. E questo locale si prestava, perché aveva delle volte. Il palazzo è del 1920. E allora, pensando, ci sono venuti in mente i metallari. Cioè quei giovani che vanno in giro abbigliati, così, in una maniera inconsueta, nel modo che conosciamo, con le borchie, con abiti di pelle, coi tatuaggi, con gli orecchini,... Ho notato che appunto nei loro atteggiamenti hanno adottato come loro stile, diciamo così, il gotico. Cioè, si rifanno un po' ad una 'ambientazione', un sapore, che comunemente identifichiamo come tale. E il gotico è un periodo cui associamo le tenebre, l''oscuro'... ".
Oscuro, cioè dark, appunto... insomma, andiamo a pescare nelle sensazioni...
"Ecco, ho viaggiato un po' nell'immaginario. E quindi ho dato uno stile, insomma, abbastanza ispirato al gotico, alle scritte, all'arredamento... quelle cose lì... Ad esempio, ho ricavato delle poltrone da dei vecchi sedili d'automobile... di una mia vecchia auto di cui avevo conservato i sedili... adattandoli un po' ad uno stile da metallari...".
Le scodello uno slogan: 'viene alla luce una galleria oscura'. Che dice?
"Perfetto. Viene alla luce una galleria oscura, tanto è vero che l'emblema che io ho scelto, e che si può vedere sopra l'ingresso, è una rappresentazione del profilo di abitazioni, di una cattedrale... con, posta in alto, una palla di luce... Ciò che vuol significare che anche nei periodi più oscuri c'è una luce, che è la luce dell'arte, che illumina e ingentilisce".
Castelnovo la deve ringraziare per questa nuova opportunità che le viene offerta per esprimersi, credo...
"Beh, io ringrazierei innanzitutto gli artisti di Castelnovo che hanno collaborato, che mi hanno detto immediatamente: 'Bene, vai avanti, noi ti seguiamo'. Allora ringrazio io il paese, che mi dà l'opportunità di fare qualcosa. Da un'altra parte forse non sarebbe capitato, perché magari qualcosa del genere c'era già... sarebbe stato più difficile...".
Tanti auguri.
"Grazie degli auguri".
(Intervista raccolta domenica 23 maggio 2004 a Castelnovo ne' Monti, secondo ed ultimo giorno d'inaugurazione della nuova galleria d'arte)